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Casa è… la creazione di un ambiente personale.
Casa è… una gustosa ricetta condivisa con la famiglia e gli amici più cari.
Casa è… un viaggio nel quale poter ispirarsi e ripartire con molta energia in più.
Casa è… compagnia e consigli.
Casa è… una splendida melodia.
Bene, questa sarà un po’ la mia folle casa aperta a tutti voi! chi è la padrona di casa

11/11/20

IO VIAGGIO ANCHE DA SOLA

IO VIAGGIO ANCHE DA SOLA

11/11/20

 BRUXELLES

Esistono viaggi che non organizzi, viaggi che capitano e basta! Hai giusto il tempo di riempire lo zaino con l’essenziale e partire. A me è accaduto proprio così. Questo è il racconto del mio ultimo viaggio in solitaria prima dell’arrivo della mia bambina. Riorganizzando le foto qualche giorno fa mi sono resa conto di non avervelo mai raccontato, quindi ho pensato di lasciarvi qualche indicazione per godere di una città sottovalutata da molti. 

Ho visitato luoghi meravigliosi, mangiato cioccolato a dismisura e ho riso, molto! Da sola ho sorriso!! Non capita sovente. Ebbene, in questa città mi è capitato di farlo spesso, basti pensare che il simbolo di questa cittadina è un bimbo che fa la pipì, sì avete sentito bene!

Da non perdere

Grand Place, è il cuore di Bruxelles, non pensavo potesse esistere una piazza che mi lasciasse incantata tanto quanto la meravigliosa e torinese Piazza Vittorio. E’ una piazza chiusa. Al centro di questa piazza se ruoti a 360 gradi hai continuamente scorci diversi di palazzi fiabeschi. Palazzi dorati con gradinate e piccole vie pedonali dai nomi originali legati al mondo alimentare, si snodano dalla piazza. Un tempo questa piazza era la sede del mercato cittadino. Tra i tanti palazzi, qui sorge il Municipio.
Musée du Cacao et du Chocolat, comodo comodo in una vietta di Grand Place si trova questo museo. Non particolarmente bello ma simpatico per coccolarsi un po’ con del buon cioccolato posto a disposizione di visitatori in alcuni dispenser e per comprendere le origini del cacao.
Molto curioso è stato partecipare ad una dimostrazione di lavorazione del cacao che comprende anche una piccola degustazione.

Palais de Justice, passeggiate nella via dei negozi per eccellenza, Bd. De Waterloolaan, e non potrete non notarlo! Forse il mio passato nelle professioni legali fa sì che io sia sempre affascinata dai palazzi del diritto e questo mi ha particolarmente attratta. Ha una cupola decorata d’oro ed è sormontata da una corona la quale funge da punto di riferimento. Non lo noterete per la bellezza ma per la grandezza. Narrano molte leggende circa spazi chiusi a chiave e mai aperti al suo interno. 

Proseguite per Rue de la Regence e da qui perdetevi in queste viuzze con palazzi deliziosi dai quali spuntano botteghe e pasticcerie, aprendosi poi in piccole piazze nelle quali ergono chiesette e mercatini all’aperto. Divertitevi senza meta, vi assicuro che non vi perderete. Sicuramente raggiungerete il Palais Royal, nel quale nonostante non vivano più qui i reali, rimane la loro residenza ufficiale. Ai visitatori è aperto solo d’estate. 

In questa zona troverete Musée de instruments de Musique, da non perdere!!!! Io avrei “messo le tende” per almeno una settimana. E’ una vera celebrazione della musica. Al suo interno ne si raccontano le origini fino ai giorni nostri e sono custoditi più di 2000 strumenti musicali d’epoca. La meraviglia è anche nel palazzo che ospita questo museo: un edificio art nouveau magnifico, nato come magazzino e costruito nel 1899. All’ultimo piano ci sono un caffè ed una terrazza panoramica in cui gustare un favoloso brunch. Io l’ho fatto in solitaria ed è stato magnifico, figurarsi in compagnia!
Vogliamo parlare delle celebrità della città? Due statue di bimbi immortalati mentre fanno la pipì: Manneken Pis e Jeanneke Pis.



Su Rue Charles Buls, la via dello shopping, soprattutto per la cioccolata, troverete in un angolo questo bimbo piccolo sempre vestito con un abito differente. Il suo guardaroba è esposto alla Maison du Roi. Sarà impossibile non trovare questo simpatico monumento in quanto, camminando vi capiterà sicuramente di trovare le indicazioni sul pavimento stradale al fine di poterlo raggiungere. In una traversa (un po’ triste, di fronte ad un pub) di Rue des Bouchers, la via dei ristoranti molto turistici, si trova una statua di una bimba accovacciata che fa la pipì. E’ Jeanneke Pis. Meno nota della controparte maschile.
Non si può venire a Bruxelles e non fare una visita alla zona UE. Ricordo che questa città è sede del Parlamento Europeo ed in essa si estende il distretto Europeo. Ci sono palazzoni istituzionali un po’ freddi e con un traffico assordante ma nonostante ciò si trova il Parc du Cinquantenaire con il relativo museo, per cui merita una visita. Il Cinquantenaire è un arco trionfale che ricorda quello parigino, venne progettato a ricordo del cinquantenario dell’indipendenza del Belgio. Molto grazioso per una passeggiata è il Parc Léopold. Ho adorato trascorrere qualche minuto attorno al laghetto di questo parco. 

Lo sapete che Bruxelles ha un museo del fumetto delizioso e che è possibile vedere giganti e splendidi fumetti a cielo aperto? Passeggiando incapperete sicuramente in pareti colorate e divertenti.




Se arrivate in Bruxelles nel week end non dimenticate di fare una capatina al famosissimo Mercatino dell’antiquariato del Sablon; Io non ci sono riuscita perché la mia è stata una visita infrasettimanale, ma nelle chiacchiere con i gentili cittadini di Bruxelles tutti mi hanno consigliato questo mercato. 

Fuori città si trova un altro simbolo di Bruxelles, l’Atomium. Se potete raggiungetelo! Si trova nel Parco Heysel ed è una costruzione in acciaio composta da nove sfere che rappresentano i 9 atomi di una cella unitaria di un cristallo di ferro. Venne costruito in occasione dell’Expo nel 1958. Le sfere sono collegate da scale mobili dalle quali attraverso degli oblò si può ammirare il panorama sottostante. Dalla sfera più alta si può vedere il paesaggio migliore; altre tre sfere superiori sono inaccessibili mentre nelle altre vi sono musei al loro interno.

Consiglio
Se avete poco tempo per gironzolare nella città l’ideale è acquistare il biglietto di Bus City Sightseeing, perché con un prezzo ragionevole avrete la possibilità di ispezionare dall’alto i quartieri e di utilizzarlo come mezzo di trasporto comodo e confortevole per raggiunger le mete più lontane da raggiungere, in particolare se si viaggia da soli. 

Camminate il più possibile perché mangerete cibi mooolto calorici, quali? Waffle, patatine fritte e cozze e… moltissimo cioccolato! 

Che dite, in due giorni, da sola, ho visitato abbastanza?

05/10/20

LE LANGHE

LE LANGHE

05/10/20

 
SONO SEMPRE UNA BUONA IDEA


Dal 2014 i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono stati riconosciuti come parte integrante del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO; tale riconoscimento è stato ottenuto come "eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino". Ciò diventa testimonianza del profondo legame tra il territorio, il patrimonio costruito degli insediamenti e l'attività agricola: elementi che hanno trasformato il paesaggio. 
Percorrere le strade tra i vigneti vi farà percepire la perfezione dei filari sembrando essi stessi dei veri e propri monumenti. Non esiste stagione migliore per visitare queste colline: qualsivoglia periodo donerà un’esperienza meravigliosa per i vostri occhi. L’autunno è la stagione che regala in più i sapori del tartufo, eccellenza Piemontese, a cui è dedicata interamente una Fiera con eventi, spettacoli, aste e degustazioni. 
E che dire dei vini? Io da astemia non ho consigli da darvi, ma sono certa che questa terra vi soddisferà pienamente… qui nascono alcuni dei vini più famosi al mondo! 
In queste colline si sviluppano paesi e borghi curati ed accoglienti da esplorare ad uno ad uno. E’ la terra natale di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, nessuno meglio di loro ha descritto le Langhe. 
In queste colline si è sviluppato il progetto delle Big Bench, a mano del designer americano Chris Bangle. Ad oggi si possono scoprire in diverse regioni, regalandoci punti ideali in cui poter ammirare paesaggi in tutto il loro splendore! Percorrere quelle presenti sul territorio piemontese vi regalerà visuali indimenticabili e borghi da ricordare.


Da assidua frequentatrice della zona, vi lascio alcuni luoghi da non perdere e qualche coccola da regalarvi. 

Visitate

 - Alba: la città ospita la fiera del Tartufo ma ha il suo centro medievale che merita una visita. Ah ricordatevi che questa è la sede della Ferrero SpA … vi dice qualcosa la NUTELLA?!?!? 

 - Barolo e La Morra: non manco mai una visita ogni volta che mi reco in queste zone. 
Molto particolare è la Cappella del Barolo di cui ho parlato qualche tempo fa https://scosebelle.blogspot.com/2020/07/la-cappella-del-barolo.html 
Ricordate che il Barolo è ritenuto il principe dei vini rossi! 
Barolo è anche il paese che ospita nel castello Faletti il WiMu, Museo del vino e dei cavatappi. Appassionati o no di enologia una visita è assolutamente consigliata!

- Monforte: senza ombra di dubbio il mio borgo preferito delle Langhe. Anch’esso rientra tra i Borghi più belli d’Italia. 
Visitate il centro storico e l’Anfiteatro Horszowski, è un auditorium naturale in cui si organizzano eventi musicali straordinari, quindi, tenete d’occhio il calendario dei diversi appuntamenti! 
Salite le stradine di ciottoli che si inerpicano sulla collina fino a raggiungere la panchina gigante color del vino. In assoluto la mia preferita!


- Grinzane Cavour: a mio parere la più bella vista panoramica la trovate proprio qui. Nei giardini del castello che dominano le colline ed i paesi circostanti vi renderete conto del perché questi paesaggi hanno ricevuto così tante riconoscenze.
- Neive: anch’esso uno dei Borghi più belli d’Italia … da non perdere. Visitatelo e ammirate la visuale e poi … non fatevi mancare una passeggiata ai Giardini dei Conti di Castelborgo.

Mangiate e alloggiate

La tradizione all’Osteria da Gemma a Roddino. 
I tajarin più famosi del pianeta! Menù fisso, poco sfarzo ma molto sapore ad un prezzo sorprendente. Trattoria nelle vigne a Diano d’Alba, la semplicità e cura dei piatti davanti a vetrate meravigliose. 

Ristorante La Ciau del Tornavento a Treiso è il regalo che tutti si meriterebbero di vivere. Un’esperienza culinaria che consiglio a tutti. 

Casa Scaparone è un luogo senza tempo. Tranquillità, camere accoglienti in un agriturismo dal cibo “gentile e genuino”. Qui si possono fare rallentare tutti i sensi. 

Se avete necessità di un luogo che sia una base perfetta per avventurarvi tra le colline delle Langhe in cui dormire e fare una colazione curata, non ci sono dubbi! Una meravigliosa scoperta degli ultimi mesi a Guarene. È proprio in questo meraviglioso paesino che si trova Il cortile San Michele. Cura dei dettagli nelle camere e nel cibo che vi offriranno a colazione. Nulla è lasciato al caso. Silenzio e relax saranno coccole assicurate. 

Vi ho convinti ad approfittare di questo autunno per partire e visitare questa terra meravigliosa?

11/08/20

CHIANALE, IL VILLAGGIO DI PIETRA

CHIANALE, IL VILLAGGIO DI PIETRA

11/08/20



Esistono luoghi in cui sembra che il tempo si sia fermato, luoghi in cui ti domandi come si potessero creare abitazioni tanto semplici ma tanto meravigliose, uno di questi luoghi che ti fanno catapultare in tempi passati è Chianale. 
Chianale è stato dichiarato uno dei “Borghi più belli d’Italia” ed in effetti lo è. 



Si trova tra il Piemonte e la Francia ed è una frazione di Pontechianale nella provincia di Cuneo in Alta Val Varaita. Il torrente Varaita attraversa questo splendido borgo dividendolo in due parti. A renderlo speciale non sono solo le sue abitazioni fatte di pietra, lose e forti travi di legno ma anche le suggestive botteghe, il ponticello che attraversa il torrente, la chiesa ed il lavatoio. Vi ritroverete immersi nella natura. 
Montagne e laghi vi sorprenderanno ad ogni angolo. 


Consiglio a tutti una visita in questa valle ma soprattutto, consiglio agli appassionati di alpinismo di percorrere i tanti sentieri e di giungere ai vari rifugi sparsi tra le vallate. E perché non pensare di dormire una notte nel bivacco oppure in un rifugio? Troverete non solo natura ma anche animali che vi accompagneranno nei vari sentieri. A noi è capitato proprio così! 
Ci sono molti sentieri con difficoltà differenti. 
Come avrete capito ci sono moltissime attività che vi impegneranno in questa valle: pesca, trekking, mountain bike, canoa, windsurf e salite sul Monviso. Da non perdere è il tratto di strada che giunge al Colle dell’Agnello per poi giungere in Francia nella regione del Queyras. 

In questa estate “italiana” dedicate del tempo a scoprire la storia e la bellezza di questi luoghi, non ve ne pentirete!


11/07/20

LA CAPPELLA DEL BAROLO

LA CAPPELLA DEL BAROLO

11/07/20

Arte contemporanea tra i vigneti



 

Quest’anno mi sono ripromessa di girovagare non solo per la nostra bella Italia ma, in particolar modo di scoprire luoghi nella mia Regione, il Piemonte. Amo le Langhe, parte delle mie origini sono proprio di Castagnito, un piccolo paesino vicino ad Alba, per cui ogni tanto io e mio marito ci divertiamo a scoprire locali e viste mozza fiato in queste terre meravigliose. Pochi giorni fa in un sabato pomeriggio di pioggia abbiamo fatto visita ad un luogo veramente insolito. La Cappella del Barolo, la cappella più colorata d’Italia che si trova nel bel mezzo dei vigneti di Brunate a La Morra.

 

Rimarrete sorpresi nel vederla. Colori accesi sbucheranno tra i filari ordinati lasciandovi sorpresi. La Cappella di SS Madonna delle Grazie, mai consacrata, venne costruita come riparo dalla grandine e temporali per chi lavorava nelle campagne, fu acquistata dalla Famiglia Ceretto nel 1970. Solo alla fine degli anni ’90, la famiglia Ceretto decise di ristrutturarla rendendola oggi uno dei punti di riferimento della zona e un’opera di arte contemporanea grazie agli artisti Sol LeWitt il quale curò la parte esterna e David Tremlett che si dedicò all’interno. 
Non perdetevi questa chicca se siete in queste zone e perdetevi in camminate in mezzo alla natura. 

Fonte ufficiale: https://www.ceretto.com/it/experience/art-and-co/la-cappella-del-barolo

 

19/06/20

IL PERCORSO DELLA LAVANDA

IL PERCORSO DELLA LAVANDA

19/06/20


Questo periodo di quarantena ha costretto tutti noi a limitare la nostra libertà e a rivedere i nostri “piani”, tra questi ci sono sicuramente i viaggi. Io stessa avevo organizzato i primi viaggi con la mia bambina e dopo un iniziale dispiacere per l’annullamento di tutti i voli ed hotel, ho cercato di cambiare prospettiva e di agire diversamente. Ho pensato, … sono fortunata! Sono in salute, i miei cari lo sono e non posso chiedere di più! Vivo in un Paese che amo e che avrei bisogno di almeno tre vite per visitarne tutte le sue bellezze, perciò si ricomincia a viaggiare in Italia! Ma non da una parte qualsiasi dell’Italia bensì dalla mia regione, il Piemonte. Dedicherò gran parte dei week end liberi ad esplorare la terra in cui sono nata. Quindi… cari vagabondi, se desiderate trascorrere una giornata immersi nella natura e mettervi alla prova con passeggiate intense ma gradevoli, ho qualcosa da dirvi! Preparate scarpe comode, il pranzo al sacco e molta acqua perchè vi porto a percorrere i sentieri della lavanda e delle piante officinali!



Si parte da Sale San Giovanni, piccolo borgo della Bassa Langa in provincia di Cuneo, da qui potrete scegliere quale percorso percorrere tra quelli segnalati. Ve ne sono diversi con differenti gradi di difficoltà che vi faranno scoprire improvvisi campi di lavanda, elicriso, timo, rosmarino, … un vero piacere per la vista e per l’olfatto. Io vi consiglio due percorsi in particolare, il percorso arancione e quello marrone. In quello arancione, un pò più lungo ed impegnativo, vi sorprenderete per i colori che si alterneranno, collina dopo collina, il percorso marrone vi porterà direttamente nell’arboreto Prandi e nella natura più selvaggia ma altrettanto suggestiva. Indicazioni: - Scarpe comode! io pensavo non fossero necessarie scarpe da trekking e ho indossato una semplice sneaker, mai scelta fu più sbagliata! - Attenzione, le indicazioni dei percorsi non sono sempre chiare quindi domandate una volta in più a chi incontrate per strada informazioni circa il percorso da loro percorso per avere maggiori punti di riferimento. - Procuratevi cibo e acqua, a Sale San Giovanni troverete un solo ristorante che durante il periodo di fioritura della lavanda è sempre completo. - Ci sono prati ovunque, non solo nei percorsi ma anche intorno al borgo troverete ampi spazi per fermarvi e fare un pic nic o semplicemente ammirare il panorama meraviglioso o lasciare liberi i bambini di giocare in tutta serenità - In entrambi i percorsi abbiamo trovato aree gioco per i bambini. Cari vagabondi se volete vedere la lavanda in fiore affrettatevi!




20/03/18

RITORNO ALL'INFANZIA

RITORNO ALL'INFANZIA

20/03/18



Eccomi ritornata dopo un lungo periodo in cui ho avuto troppo poco tempo per dedicarmi a voi, alle mie passioni.
In questo lungo periodo di assenza ho avuto poca ispirazione, non lo nego! Ho voluto rimanere sola, lasciare che il desiderio di ritornare a scrivere si facesse avanti senza forzature. Ho pazientato affinché i progetti di vita riprendessero a respirare e a vivere.
Penso capitino a tutti momenti complessi e confusi. Io non mi riconoscevo in molte cose quindi,… ho atteso e atteso mettendomi in disparte a meditare su me stessa e su tutto ciò a cui posso donare le mie attenzioni.
Ebbene sì donare… Troppe volte diamo per scontato quanto ci viene donato. Io non ho più intenzione di rendere normale ciò che è un grande dono. Ho voglia di vivere questa vita nel migliore dei modi senza dare nulla per scontato e porgendo ancora più attenzione e riconoscenza alla mia vita. Complicata, difficile, faticosa ma pur sempre la mia emozionante vita ricca di serenità e amore.

Ho compreso che i sogni non devono tormentare l’anima e che se si realizzeranno accadrà improvvisamente senza grandi progetti, quindi, li ho lasciati andare. Ne ho tanti di sogni e tutti quanti mano nella mano ho cercato di dirigerli lontani dai miei pensieri per evitare che diventassero tormenti. Voi ne avete di sogni?
In questi mesi mi sono coccolata con sapori dolci (come sempre…) in particolare con questo sapore dell’infanzia: i biscotti! I Plasmon li ho sempre amati tanto da piccina e ancora oggi non manca occasione di mangiarli sebbene ormai cresciuta. La ricetta che trovate è un vero inno al sapore dell’infanzia, quando sognare è il fulcro dei pensieri ed i problemi (se presenti) risultano tutti insuperabili … anche se poi a pensarci bene basta l’amore di una famiglia e le attenzioni degli amici ad oltrepassare tutti quei pensieri insormontabili.




MUFFIN AL BISCOTTO

-per 10 muffin-

Ingredienti:
250 gr. biscotti
125 gr. farina
70 gr. zucchero
3 uova
1 bustina di lievito
125 ml. latte
150 gr. cioccolato fondente (o al latte)

Preparazione:
Nel mixer frullate i biscotti ed il cioccolato riducendoli in pezzetti finissimi.
In una ciotola amalgamate i biscotti e il cioccolato tritati, la farina, le uova intere, i latte e lo lievito fino a renderlo un impasto morbido e cremoso.
Versate il composto nei pirottini per i muffin senza riempirli troppo altrimenti rischierete che trasborderanno.
Cuocete per circa 20 minuti a 180°.
A fine cottura lasciateli raffreddare.
Se volete renderli ancora più golosi potete stendere un filo di marmellata o di crema di cioccolata. E poi… abbondate di zucchero a velo.

“ C. Brown: Vuoto?! Hai preso tutti I biscotti!
Snoopy: Piangevano, volevano uscire dal barattolo… Anche i biscotti soffrono di claustrofobia, sai!”
Charles M.Shulz

29/12/17

HYGGE LIFE

HYGGE LIFE

29/12/17

Da Oslo a Bergen, una meravigliosa pazzia!


 

E’ da tempo che non scrivo, e voi che mi seguite meritate più di qualche secondo buttato lì e nulla da dire se non ripetizioni e scopiazzature (che non fanno parte di me), quindi, ho atteso il momento giusto per riprendere a scrivere e a raccontarvi qualcosa di bello. Eccomi qui! Sento la necessità di raccontarvi il mio Viaggio in Norvegia. Sono riuscita a visitarne solo una parte, ed è stata una meravigliosa pazzia! Io e il mio vagabondo abbiamo prenotato il volo in uno dei periodi più border line in assoluto. Intendo dire che siamo partiti a metà novembre e in questo periodo non sai preventivare che cosa potrai incontrare in quella terra. Noi abbiamo trovato di tutto. E’ stata adrenalina pura. Per noi viaggiare è sempre adrenalina ma questa volta abbiamo toccato alcuni limiti. Innanzitutto il tempo dedicato al viaggio come sempre non è stato molto, sono stati tre giorni in cui abbiamo deciso di noleggiare l’auto e percorrere uno dei tratti stradali più belli al mondo. Sto parlando della strada che collega Oslo a Bergen. E’ un tratto stradale folle. Ci si addentra tra le montagne, si costeggiano laghi e si attraversano fiordi che trafiggono rocce fitte e imponenti. Voi vi chiederete dove stia la pazzia. La pazzia sta nel decidere di percorrere questa strada in una stagione in cui potrebbe splendere il sole con temperature freddine permettendoti di vedere paesaggi meravigliosi in tutta tranquillità oppure di assistere alle peggiori intemperie che si possano incontrare. Per noi è avvenuta la seconda possibilità, abbiamo dovuto affrontare: piogge intense, grandinate (e ripeto…grandinate…a novembre!!), sole splendente (anche se per poche ore) e… due bufere di neve! Giuro, non una ma due! Nonostante tutto ne è valsa la pena. Se vi capiterà di percorrere questa strada, sovente vi domanderete come si possa vivere in quelle zone in cui regna il silenzio e la natura a volte prende il sopravvento. I punti di arrivo di questo percorso sono due città diverse ma entrambe molto attraenti.




BERGEN è la seconda città della Norvegia per grandezza ed è la porta dei fiordi. Il quartiere di Bryggen vi affascinerà, si può definire il cuore pulsante della città. Un tempo tra il XIV e il XVIII secolo la Lega Anseatica possedeva all’interno di queste strutture colorate in legno le sedi dei commercianti, oggi è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Bergen non è solo questo! Il Fish Market, la funicolare, Il Kode (il museo d’arte di Bergen) e le botteghe vi faranno respirare un’aria diversa. Il clima muta con grande facilità e vi assicuro che anche la pioggia rende questa città ancora più bella. A Bergen abbiamo assaggiato la carne di renna e vuoi la tenerezza dell’animale e il gusto per i miei gusti troppo saporito non mi ha lasciato un grande ricordo. Comunque da provare!



Lungo il tragitto non perdetevi una visita veloce alla chiesa in legno a Heddal …. Pazzesca!


OSLO è modernità e design, è cultura ed è sorprendente constatare come la natura si leghi perfettamente alla città. Lo sfondo del fiordo di Oslo e le verdi colline intorno, creano una cornice meravigliosa. Oslo pulsa di cultura, arte, spiagge e parchi in cui rilassarsi. Sembra che gli abitanti non sentano il freddo ed anche in autunno inoltrato con 2 gradi sotto lo zero non perdono tempo a godere delle poche ore di luce per affrontare lunghe passeggiate. Munch è stata un’ulteriore scoperta, ho apprezzato profondamente le sue opere e ho potuto conoscere meglio la sua vita. Non perdetevi la visita alla Galleria Nazionale in cui ammirare non solo alcune sue opere ma anche molte altre tra cui Modigliani, Picasso, Monet,… Passeggiate nel parco circostante alla Fortezza di Arkeshus: domina l’intero lungo mare. Questa struttura militare è l’attrazione architettonica più importante di Oslo.





Non potete perdervi la visita al Teatro dell’Opera, è una struttura di design moderno che all’esterno vuole ricordare il ghiaccio; è pazzesco poter camminare su tutto il tetto (studiato per essere calpestato) godendo di un panorama unico sull’Oslo Fjord. Lasciatevi meravigliare anche dal suo interno perfetto.



Alla sera rifocillatevi a Mathallen, edificio industriale in cui troverete il mercato alimentare di Oslo è un centro per la cultura alimentare. Lì potrete accomodarvi tranquillamente ai tavoli e farvi servire piatti provenienti da ogni parte del mondo. È tutto freschissimo e io ho trovato superlativa la zuppa di pesce. Pesce freschissimo e un sapore molto differente dai nostri mi hanno scaldata in quelle fredde sere di novembre. Qui potrete degustare piatti pazzeschi risparmiando anche qualcosina.



Oltre all'incognita del meteo in questa terra bisogna essere pronti a spendere moltissimo! È in cima alla classifica delle città più care del mondo e rimarrete stupiti dal costo di una normale colazione. Preparatevi! La Norvegia è fredda ma non so' per quale ragione vi scalderà il cuore ed i pensieri. Quell’insolita solitudine e silenzio che incontrerete nel lungo tragitto Oslo – Bergen vi stupirà ma vi aiuterà a ritrovare un po’ di quella pace che sempre più raramente riusciamo a vivere a causa della vita frenetica che conduciamo. Vi sembrerà di vivere in un altro mondo ma sentendovi perfettamente integrati. Questo è il Nord Europa, questa è per me la Norvegia!


“ Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinario a favore del caso, la rinuncia del quotidiano per lo straordinario, deve essere strutturazione assolutamente personale alle nostre convinzioni.” 
Herman Hesse


26/08/17

L’ORO VERDE.

L’ORO VERDE.

26/08/17

Irrefrenabile voglia estiva


In estate è immancabile un profumo ed un gusto… Il basilico! Lo amo alla follia e mi è capitato di mangiarne talmente tanto da stare male ed essere turbata da problemi digestivi non indifferenti (sich!). Io però, non riesco proprio a rinunciare a tanta meraviglia. Per me il basilico è estate ed è una delle prime piante che coltivo ogni anno nel mio orto. Non disperate perché vi assicuro che cresce una meraviglia anche dentro ad un vaso in balcone. Il lato migliore delle verdi foglie è espresso nel sublime pesto ligure. Premetto che io sono piemontese e non voglio offendere la ricetta originale ma, anche io ne ho una mia versione che per praticità preparo in grandi quantità in modo che, gelandolo in pratici barattoli, io possa godere del sapore dell’estate anche in pieno inverno. Allora, che ne dite di provare a farlo? Vi assicuro che quando le temperature basse non ci danno tregua, un piatto di trofie al pesto sarà un sapore che apprezzerete moltissimo, soprattutto se vi ricorderà l’estate trascorsa. La mia ricetta è una versione un po’ più digeribile e leggera perché vario la ricetta omettendo l’aglio e il pecorino che purtroppo non amo. Quindi non ci sono scuse! Fate in fretta a farlo, prima che le temperature si abbassino e il basilico fresco diventi irreperibile. 

 PESTO LEGGERO

 Ingredienti per 4 vasetti: 

 80 gr. foglie di basilico 
50 gr. parmigiano reggiano 
30 gr. pecorino (se non amate questo sapore, aggiungete la stessa quantità di parmigiano reggiano) 
30 gr. pinoli 
150 gr. olio di oliva 
Sale q.b. 

Procedimento: 
Prima regola per fare un ottimo pesto è: Mortaio e pestello nulla di elettrico!! Solo così il pesto non diventerà nero. Sò che ci vuole tanta pazienza ma con gli attrezzi elettrici si richia il surriscaldamento delle lame che annerisce inevitabilmente il basilico. E poi, diciamolo pure…. Il sapore è diverso!! Si inizia selezionando le foglie più belle, si lavano e si asciugano con molta cura. Si sminuzzano per mezzo del mortaio e del pestello. Tritate il parmigiano e il pecorino, unite i pinoli. Unite tutto al basilico tritato ed aggiungere un pizzico di sale e l’olio. Versare il pesto nei vasetti e coprite l’ultima parte del vasetto con dell’ottimo olio di oliva ( io amo aggiungere l’olio extravergine). Chiudete bene e congelatelo. Quando avrete voglia di questo sapore ricordatevi di scongelarlo qualche ora prima!!!


Diciamolo pure, questa non è la ricetta tradizionale ma vi assicuro che è squisito. Io lo utilizzo come condimento di molte mie ricette ma imbattibile rimane un bel piatto di linguine! Un abbraccio.

29/07/17

LA PROVENZA DAI MILLE COLORI

LA PROVENZA DAI MILLE COLORI

29/07/17



- Non solo lavanda ma una terra fatta di mille sfumature -


Terre colorate di Roussillon

La Provenza è una parte della Francia semplicemente meravigliosa. La maggior parte delle persone la immaginano con la predominanza dei colori della lavanda, ma pochi sanno che la Provenza è caratterizzata anche dai colori della terra che vanno dall’ocra al rosso. Oggi vi racconto uno degli itinerari che preferisco della tanto amata Francia: la terra delle ocre. Nel parco del Luberon potrete addentrarvi in un percorso insolito in cui non si ammirerà esclusivamente la lavanda ma rimarrete abbagliati dai colori che verranno sprigionati dalla terra di questa parte di Francia.


Roussillon 

Roussillon è un piccolo borgo che vi sorprenderà. Viene anche chiamato il Villaggio dell’ocra, è un paese ricco di cave dalle quali si estraggono le terre coloranti naturali. Il primo impatto vi lascerà stupiti, i vicoli del piccolo paese vi faranno scorgere case dalle tante sfumature che appaiono perfettamente in sintonia con i colori della terra circostante. Sembrerà di essere all’interno di una tavolozza di colori di un pittore; il culmine lo potrete vivere percorrendo il Sentiero delle Ocre – Chaussée desGéants - nel quale la terra passerà da colorazioni rossastre, ocra e violetto in un battito di ciglia. Il momento migliore per percorrere il sentiero (ve ne sono due: uno di circa mezz’ora e un secondo di circa un’ora) è al mattino quando il sole batterà sulle pareti di questi giganteschi funghi formati dall’erosione e la temperatura sarà accettabile. Vi converrà utilizzare scarpe chiuse se non vorrete ritrovarvi con i piedi tutti dipinti…consiglio che tra l’altro io non ho seguito e che con le Birkenstock addosso mi sono ritrovata praticamente a piedi nudi tra la terra colorata e fine, e, se devo essere sincera, mi sono divertita come una bambina!! Non dimenticate di passeggiare tra i vicoli del Villaggio, troverete botteghe con prodotti tipici e oggetti realizzati con i pigmenti estratti dalle loro cave.


Vicoli del villaggio


Sentiero delle ocre


Io e il mio vagabondo


Il nostro percorso è proseguito verso Senanque per godere finalmente dal vivo, della meravigliosa immagine che sovente ho trovato rappresentata nei libri e nelle cartoline. Parcheggiata l’auto e passeggiato per qualche metro tra i filari di lavanda, di fronte ai miei occhi si è materializzata l’Abbazia (Abbaye Notre Dames de Senanque), lineare e perfetta, contornata in ogni suo lato da piante di lavanda: magia pura. Ho sognato per molto tempo di fare visita a questo luogo austero ma dolce e solo lì mi sono resa conto che senza Photoshop o abili capacità di fotografi quell’immagine che stavo vedendo con i miei occhi era la più bella che avessi mai visto. Da non perdere!


Abbaye Notre Dames de Senanque 

Al termine della nostra giornata ci siamo recati a Murs, piccolissimo paesino arroccato e molto suggestivo in cui ho prenotato una camera per trascorrere la notte. In questo paese non vi è nulla, ma vi assicuro che merita una visita veloce. Ci sono abitazioni provenzali caratteristiche e c’è un albergo che vi consiglio vivamente. E’ delizioso! Le camere sono pulite e molto studiate nei dettagli, la colazione è superlativa e i proprietari sono gentilissimi. Si chiama LE CRILLON (Rue du brave crillon – Murs) e vi assicuro che lo troverete perché penso sia tra le poche strutture presenti.


Arrivo nella splendida camera di Le Crillon. Una grande sorpresa!


Murs


Murs 

Abbiamo atteso la sera per ammirare il paese di Gordes. Erge su di una roccia e vi sembrerà famigliare, infatti è diventato famoso anche grazie ad un film di Russel Crow – Un’ottima annata – in cui è stato ambientato. Dopo aver visitato il paese, aver scorto viuzze ed ammirato la piazza principale con la sua fontana e la roccaforte, ci siamo fermati a cenare ammirando le meraviglie di questo paese illuminato.


Gordes


Gordes 

Questo è un itinerario che vi impegnerà per due/tre giorni. Valutate che in qualunque direzione voi decidiate di andare, queste zone offrono molte sorprese. Prossimamente vi racconterò altri itinerari brevi che potrete unire a questo per soggiornare più tempo in terra francese. Oltre ad essere l’itinerario dei colori è anche un itinerario dei sapori: godetevi le specialità provenzali e non dimenticate di acquistare la riserva invernale di miele alla lavanda! Il mio preferito… Chissà con che cosa di bello ci riempiremo gli occhi nel prossimo itinerario in Francia? Preparatevi… Io ora mi libero dalla polvere colorata e soffice di Roussillon… Un abbraccio. E 

 “Ogni mio ricordo è ambientato nel raggio di 100 metri da questo preciso punto. E sono bei ricordi? No. Sono meravigliosi.” 

Tratto dal film “Un’ottima annata”