11/11/20

IO VIAGGIO ANCHE DA SOLA

IO VIAGGIO ANCHE DA SOLA

11/11/20

 BRUXELLES

Esistono viaggi che non organizzi, viaggi che capitano e basta! Hai giusto il tempo di riempire lo zaino con l’essenziale e partire. A me è accaduto proprio così. Questo è il racconto del mio ultimo viaggio in solitaria prima dell’arrivo della mia bambina. Riorganizzando le foto qualche giorno fa mi sono resa conto di non avervelo mai raccontato, quindi ho pensato di lasciarvi qualche indicazione per godere di una città sottovalutata da molti. 

Ho visitato luoghi meravigliosi, mangiato cioccolato a dismisura e ho riso, molto! Da sola ho sorriso!! Non capita sovente. Ebbene, in questa città mi è capitato di farlo spesso, basti pensare che il simbolo di questa cittadina è un bimbo che fa la pipì, sì avete sentito bene!

Da non perdere

Grand Place, è il cuore di Bruxelles, non pensavo potesse esistere una piazza che mi lasciasse incantata tanto quanto la meravigliosa e torinese Piazza Vittorio. E’ una piazza chiusa. Al centro di questa piazza se ruoti a 360 gradi hai continuamente scorci diversi di palazzi fiabeschi. Palazzi dorati con gradinate e piccole vie pedonali dai nomi originali legati al mondo alimentare, si snodano dalla piazza. Un tempo questa piazza era la sede del mercato cittadino. Tra i tanti palazzi, qui sorge il Municipio.
Musée du Cacao et du Chocolat, comodo comodo in una vietta di Grand Place si trova questo museo. Non particolarmente bello ma simpatico per coccolarsi un po’ con del buon cioccolato posto a disposizione di visitatori in alcuni dispenser e per comprendere le origini del cacao.
Molto curioso è stato partecipare ad una dimostrazione di lavorazione del cacao che comprende anche una piccola degustazione.

Palais de Justice, passeggiate nella via dei negozi per eccellenza, Bd. De Waterloolaan, e non potrete non notarlo! Forse il mio passato nelle professioni legali fa sì che io sia sempre affascinata dai palazzi del diritto e questo mi ha particolarmente attratta. Ha una cupola decorata d’oro ed è sormontata da una corona la quale funge da punto di riferimento. Non lo noterete per la bellezza ma per la grandezza. Narrano molte leggende circa spazi chiusi a chiave e mai aperti al suo interno. 

Proseguite per Rue de la Regence e da qui perdetevi in queste viuzze con palazzi deliziosi dai quali spuntano botteghe e pasticcerie, aprendosi poi in piccole piazze nelle quali ergono chiesette e mercatini all’aperto. Divertitevi senza meta, vi assicuro che non vi perderete. Sicuramente raggiungerete il Palais Royal, nel quale nonostante non vivano più qui i reali, rimane la loro residenza ufficiale. Ai visitatori è aperto solo d’estate. 

In questa zona troverete Musée de instruments de Musique, da non perdere!!!! Io avrei “messo le tende” per almeno una settimana. E’ una vera celebrazione della musica. Al suo interno ne si raccontano le origini fino ai giorni nostri e sono custoditi più di 2000 strumenti musicali d’epoca. La meraviglia è anche nel palazzo che ospita questo museo: un edificio art nouveau magnifico, nato come magazzino e costruito nel 1899. All’ultimo piano ci sono un caffè ed una terrazza panoramica in cui gustare un favoloso brunch. Io l’ho fatto in solitaria ed è stato magnifico, figurarsi in compagnia!
Vogliamo parlare delle celebrità della città? Due statue di bimbi immortalati mentre fanno la pipì: Manneken Pis e Jeanneke Pis.



Su Rue Charles Buls, la via dello shopping, soprattutto per la cioccolata, troverete in un angolo questo bimbo piccolo sempre vestito con un abito differente. Il suo guardaroba è esposto alla Maison du Roi. Sarà impossibile non trovare questo simpatico monumento in quanto, camminando vi capiterà sicuramente di trovare le indicazioni sul pavimento stradale al fine di poterlo raggiungere. In una traversa (un po’ triste, di fronte ad un pub) di Rue des Bouchers, la via dei ristoranti molto turistici, si trova una statua di una bimba accovacciata che fa la pipì. E’ Jeanneke Pis. Meno nota della controparte maschile.
Non si può venire a Bruxelles e non fare una visita alla zona UE. Ricordo che questa città è sede del Parlamento Europeo ed in essa si estende il distretto Europeo. Ci sono palazzoni istituzionali un po’ freddi e con un traffico assordante ma nonostante ciò si trova il Parc du Cinquantenaire con il relativo museo, per cui merita una visita. Il Cinquantenaire è un arco trionfale che ricorda quello parigino, venne progettato a ricordo del cinquantenario dell’indipendenza del Belgio. Molto grazioso per una passeggiata è il Parc Léopold. Ho adorato trascorrere qualche minuto attorno al laghetto di questo parco. 

Lo sapete che Bruxelles ha un museo del fumetto delizioso e che è possibile vedere giganti e splendidi fumetti a cielo aperto? Passeggiando incapperete sicuramente in pareti colorate e divertenti.




Se arrivate in Bruxelles nel week end non dimenticate di fare una capatina al famosissimo Mercatino dell’antiquariato del Sablon; Io non ci sono riuscita perché la mia è stata una visita infrasettimanale, ma nelle chiacchiere con i gentili cittadini di Bruxelles tutti mi hanno consigliato questo mercato. 

Fuori città si trova un altro simbolo di Bruxelles, l’Atomium. Se potete raggiungetelo! Si trova nel Parco Heysel ed è una costruzione in acciaio composta da nove sfere che rappresentano i 9 atomi di una cella unitaria di un cristallo di ferro. Venne costruito in occasione dell’Expo nel 1958. Le sfere sono collegate da scale mobili dalle quali attraverso degli oblò si può ammirare il panorama sottostante. Dalla sfera più alta si può vedere il paesaggio migliore; altre tre sfere superiori sono inaccessibili mentre nelle altre vi sono musei al loro interno.

Consiglio
Se avete poco tempo per gironzolare nella città l’ideale è acquistare il biglietto di Bus City Sightseeing, perché con un prezzo ragionevole avrete la possibilità di ispezionare dall’alto i quartieri e di utilizzarlo come mezzo di trasporto comodo e confortevole per raggiunger le mete più lontane da raggiungere, in particolare se si viaggia da soli. 

Camminate il più possibile perché mangerete cibi mooolto calorici, quali? Waffle, patatine fritte e cozze e… moltissimo cioccolato! 

Che dite, in due giorni, da sola, ho visitato abbastanza?

05/10/20

LE LANGHE

LE LANGHE

05/10/20

 
SONO SEMPRE UNA BUONA IDEA


Dal 2014 i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono stati riconosciuti come parte integrante del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO; tale riconoscimento è stato ottenuto come "eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino". Ciò diventa testimonianza del profondo legame tra il territorio, il patrimonio costruito degli insediamenti e l'attività agricola: elementi che hanno trasformato il paesaggio. 
Percorrere le strade tra i vigneti vi farà percepire la perfezione dei filari sembrando essi stessi dei veri e propri monumenti. Non esiste stagione migliore per visitare queste colline: qualsivoglia periodo donerà un’esperienza meravigliosa per i vostri occhi. L’autunno è la stagione che regala in più i sapori del tartufo, eccellenza Piemontese, a cui è dedicata interamente una Fiera con eventi, spettacoli, aste e degustazioni. 
E che dire dei vini? Io da astemia non ho consigli da darvi, ma sono certa che questa terra vi soddisferà pienamente… qui nascono alcuni dei vini più famosi al mondo! 
In queste colline si sviluppano paesi e borghi curati ed accoglienti da esplorare ad uno ad uno. E’ la terra natale di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, nessuno meglio di loro ha descritto le Langhe. 
In queste colline si è sviluppato il progetto delle Big Bench, a mano del designer americano Chris Bangle. Ad oggi si possono scoprire in diverse regioni, regalandoci punti ideali in cui poter ammirare paesaggi in tutto il loro splendore! Percorrere quelle presenti sul territorio piemontese vi regalerà visuali indimenticabili e borghi da ricordare.


Da assidua frequentatrice della zona, vi lascio alcuni luoghi da non perdere e qualche coccola da regalarvi. 

Visitate

 - Alba: la città ospita la fiera del Tartufo ma ha il suo centro medievale che merita una visita. Ah ricordatevi che questa è la sede della Ferrero SpA … vi dice qualcosa la NUTELLA?!?!? 

 - Barolo e La Morra: non manco mai una visita ogni volta che mi reco in queste zone. 
Molto particolare è la Cappella del Barolo di cui ho parlato qualche tempo fa https://scosebelle.blogspot.com/2020/07/la-cappella-del-barolo.html 
Ricordate che il Barolo è ritenuto il principe dei vini rossi! 
Barolo è anche il paese che ospita nel castello Faletti il WiMu, Museo del vino e dei cavatappi. Appassionati o no di enologia una visita è assolutamente consigliata!

- Monforte: senza ombra di dubbio il mio borgo preferito delle Langhe. Anch’esso rientra tra i Borghi più belli d’Italia. 
Visitate il centro storico e l’Anfiteatro Horszowski, è un auditorium naturale in cui si organizzano eventi musicali straordinari, quindi, tenete d’occhio il calendario dei diversi appuntamenti! 
Salite le stradine di ciottoli che si inerpicano sulla collina fino a raggiungere la panchina gigante color del vino. In assoluto la mia preferita!


- Grinzane Cavour: a mio parere la più bella vista panoramica la trovate proprio qui. Nei giardini del castello che dominano le colline ed i paesi circostanti vi renderete conto del perché questi paesaggi hanno ricevuto così tante riconoscenze.
- Neive: anch’esso uno dei Borghi più belli d’Italia … da non perdere. Visitatelo e ammirate la visuale e poi … non fatevi mancare una passeggiata ai Giardini dei Conti di Castelborgo.

Mangiate e alloggiate

La tradizione all’Osteria da Gemma a Roddino. 
I tajarin più famosi del pianeta! Menù fisso, poco sfarzo ma molto sapore ad un prezzo sorprendente. Trattoria nelle vigne a Diano d’Alba, la semplicità e cura dei piatti davanti a vetrate meravigliose. 

Ristorante La Ciau del Tornavento a Treiso è il regalo che tutti si meriterebbero di vivere. Un’esperienza culinaria che consiglio a tutti. 

Casa Scaparone è un luogo senza tempo. Tranquillità, camere accoglienti in un agriturismo dal cibo “gentile e genuino”. Qui si possono fare rallentare tutti i sensi. 

Se avete necessità di un luogo che sia una base perfetta per avventurarvi tra le colline delle Langhe in cui dormire e fare una colazione curata, non ci sono dubbi! Una meravigliosa scoperta degli ultimi mesi a Guarene. È proprio in questo meraviglioso paesino che si trova Il cortile San Michele. Cura dei dettagli nelle camere e nel cibo che vi offriranno a colazione. Nulla è lasciato al caso. Silenzio e relax saranno coccole assicurate. 

Vi ho convinti ad approfittare di questo autunno per partire e visitare questa terra meravigliosa?

11/08/20

CHIANALE, IL VILLAGGIO DI PIETRA

CHIANALE, IL VILLAGGIO DI PIETRA

11/08/20



Esistono luoghi in cui sembra che il tempo si sia fermato, luoghi in cui ti domandi come si potessero creare abitazioni tanto semplici ma tanto meravigliose, uno di questi luoghi che ti fanno catapultare in tempi passati è Chianale. 
Chianale è stato dichiarato uno dei “Borghi più belli d’Italia” ed in effetti lo è. 



Si trova tra il Piemonte e la Francia ed è una frazione di Pontechianale nella provincia di Cuneo in Alta Val Varaita. Il torrente Varaita attraversa questo splendido borgo dividendolo in due parti. A renderlo speciale non sono solo le sue abitazioni fatte di pietra, lose e forti travi di legno ma anche le suggestive botteghe, il ponticello che attraversa il torrente, la chiesa ed il lavatoio. Vi ritroverete immersi nella natura. 
Montagne e laghi vi sorprenderanno ad ogni angolo. 


Consiglio a tutti una visita in questa valle ma soprattutto, consiglio agli appassionati di alpinismo di percorrere i tanti sentieri e di giungere ai vari rifugi sparsi tra le vallate. E perché non pensare di dormire una notte nel bivacco oppure in un rifugio? Troverete non solo natura ma anche animali che vi accompagneranno nei vari sentieri. A noi è capitato proprio così! 
Ci sono molti sentieri con difficoltà differenti. 
Come avrete capito ci sono moltissime attività che vi impegneranno in questa valle: pesca, trekking, mountain bike, canoa, windsurf e salite sul Monviso. Da non perdere è il tratto di strada che giunge al Colle dell’Agnello per poi giungere in Francia nella regione del Queyras. 

In questa estate “italiana” dedicate del tempo a scoprire la storia e la bellezza di questi luoghi, non ve ne pentirete!


11/07/20

LA CAPPELLA DEL BAROLO

LA CAPPELLA DEL BAROLO

11/07/20

Arte contemporanea tra i vigneti



 

Quest’anno mi sono ripromessa di girovagare non solo per la nostra bella Italia ma, in particolar modo di scoprire luoghi nella mia Regione, il Piemonte. Amo le Langhe, parte delle mie origini sono proprio di Castagnito, un piccolo paesino vicino ad Alba, per cui ogni tanto io e mio marito ci divertiamo a scoprire locali e viste mozza fiato in queste terre meravigliose. Pochi giorni fa in un sabato pomeriggio di pioggia abbiamo fatto visita ad un luogo veramente insolito. La Cappella del Barolo, la cappella più colorata d’Italia che si trova nel bel mezzo dei vigneti di Brunate a La Morra.

 

Rimarrete sorpresi nel vederla. Colori accesi sbucheranno tra i filari ordinati lasciandovi sorpresi. La Cappella di SS Madonna delle Grazie, mai consacrata, venne costruita come riparo dalla grandine e temporali per chi lavorava nelle campagne, fu acquistata dalla Famiglia Ceretto nel 1970. Solo alla fine degli anni ’90, la famiglia Ceretto decise di ristrutturarla rendendola oggi uno dei punti di riferimento della zona e un’opera di arte contemporanea grazie agli artisti Sol LeWitt il quale curò la parte esterna e David Tremlett che si dedicò all’interno. 
Non perdetevi questa chicca se siete in queste zone e perdetevi in camminate in mezzo alla natura. 

Fonte ufficiale: https://www.ceretto.com/it/experience/art-and-co/la-cappella-del-barolo

 

19/06/20

IL PERCORSO DELLA LAVANDA

IL PERCORSO DELLA LAVANDA

19/06/20


Questo periodo di quarantena ha costretto tutti noi a limitare la nostra libertà e a rivedere i nostri “piani”, tra questi ci sono sicuramente i viaggi. Io stessa avevo organizzato i primi viaggi con la mia bambina e dopo un iniziale dispiacere per l’annullamento di tutti i voli ed hotel, ho cercato di cambiare prospettiva e di agire diversamente. Ho pensato, … sono fortunata! Sono in salute, i miei cari lo sono e non posso chiedere di più! Vivo in un Paese che amo e che avrei bisogno di almeno tre vite per visitarne tutte le sue bellezze, perciò si ricomincia a viaggiare in Italia! Ma non da una parte qualsiasi dell’Italia bensì dalla mia regione, il Piemonte. Dedicherò gran parte dei week end liberi ad esplorare la terra in cui sono nata. Quindi… cari vagabondi, se desiderate trascorrere una giornata immersi nella natura e mettervi alla prova con passeggiate intense ma gradevoli, ho qualcosa da dirvi! Preparate scarpe comode, il pranzo al sacco e molta acqua perchè vi porto a percorrere i sentieri della lavanda e delle piante officinali!



Si parte da Sale San Giovanni, piccolo borgo della Bassa Langa in provincia di Cuneo, da qui potrete scegliere quale percorso percorrere tra quelli segnalati. Ve ne sono diversi con differenti gradi di difficoltà che vi faranno scoprire improvvisi campi di lavanda, elicriso, timo, rosmarino, … un vero piacere per la vista e per l’olfatto. Io vi consiglio due percorsi in particolare, il percorso arancione e quello marrone. In quello arancione, un pò più lungo ed impegnativo, vi sorprenderete per i colori che si alterneranno, collina dopo collina, il percorso marrone vi porterà direttamente nell’arboreto Prandi e nella natura più selvaggia ma altrettanto suggestiva. Indicazioni: - Scarpe comode! io pensavo non fossero necessarie scarpe da trekking e ho indossato una semplice sneaker, mai scelta fu più sbagliata! - Attenzione, le indicazioni dei percorsi non sono sempre chiare quindi domandate una volta in più a chi incontrate per strada informazioni circa il percorso da loro percorso per avere maggiori punti di riferimento. - Procuratevi cibo e acqua, a Sale San Giovanni troverete un solo ristorante che durante il periodo di fioritura della lavanda è sempre completo. - Ci sono prati ovunque, non solo nei percorsi ma anche intorno al borgo troverete ampi spazi per fermarvi e fare un pic nic o semplicemente ammirare il panorama meraviglioso o lasciare liberi i bambini di giocare in tutta serenità - In entrambi i percorsi abbiamo trovato aree gioco per i bambini. Cari vagabondi se volete vedere la lavanda in fiore affrettatevi!