24/09/15

VEDERE OLTRE

24/09/15


Io trovo molto affascinante l’essere in grado di inventare un utilizzo nuovo e diverso agli oggetti inutilizzati. Da quando ho una casa mia e budget a disposizione sempre limitati per l’acquisto di elementi nuovi per arredarla, sovente mi è capitato di riadattare oggetti inutilizzati rendendoli utili alle mie necessità ed allo stesso tempo molto economici per le mie tasche (che non guasta mai). Per puro caso ho trovato a casa dei miei genitori una vecchissima scaletta (pensavo lo fosse!) usurata dal tempo. 
Diciamo che i tarli avevano trovato in quei dieci legnetti il loro luogo di vacanza perfetto. 
Considerato che, avevo necessità di avere un porta asciugamani in bagno, e lungi da me voler bucare le pareti, dovevo trovare assolutamente una soluzione che soddisfacesse le mie tante esigenze. Ecco che la scaletta diviene nella mia mente e ai miei occhi il mio perfetto porta asciugamani.Ebbene sì, da una scala malandata ho cercato di ricavarne (con il prezioso aiuto di mio marito) l’oggetto di cui necessitavo. 
Il primo passaggio è stato pulire la scaletta e man mano che strofinavo il panno sui pioli mi rendevo conto di quanti, non semplici buchi ma solchi le tarme erano riuscite a creare, disegnando un’infinità di viuzze che rendevano il legno un continuo sali e scendi al tatto. 
Utilizzare uno stucco per legno e riempire quelle incisioni era sicuramente l’unica cosa da fare per ottenere la scaletta nuovamente liscia ed uniforme, ma a me quei disegni creati dal trascorrere del tempo non dispiacevano affatto, anzi, sembravano incisi appositamente per creare un motivo rendendo meno monotono il legno. Per cui, ho deciso di lasciarli così! Preferivo che raccontassero una storia. 
Dopo averla pulita è stata la volta di un antitarlo specifico, disteso a pennello su tutta la superficie ed insistendo particolarmente nei solchi. 
Una volta asciugato il prodotto, ho applicato l’impregnante all’acqua trasparente distendendolo con cura. 
Terminati questi due passaggi mi sono dedicata al colore. Le mie tonalità preferite ormai le conoscete, ma voi potete utilizzare qualunque colore vi piaccia. 

Io ho utilizzato una vernice bianco latte che ho applicato per due passate. Una volta asciugato il colore, con una carta abrasiva non troppo aggressiva ho carteggiato in alcune zone creando punti d’ombra che richiamassero un pochino l’effetto decapato. 
Il risultato a me piace molto ed è proprio come mi immaginavo vedendola ancora sporca ed abbandonata. 
Per renderla maggiormente decorativa ho recuperato alcuni vecchi asciugamani ingialliti dagli anni e li ho disposti sui pioli, non saranno utili ma riportano a quel sapore antico. 
Sebbene la mia scaletta sia estremamente shabby, l’ho inserita in un bagno molto moderno. Il contrasto che questi due stili opposti creano è speciale. La modernità e l’antichità rivisitata che si incontrano. Una favola in tutti i sensi… 

Un abbraccio. E.






P.S. : Solo successivamente ho scoperto che quella che io definivo una vecchia scaletta è in realtà un attrezzo che i contadini utilizzavano per trasportare l’erba tagliata, il fieno o la paglia da un luogo all’altro, appoggiandola sulle spalle di due persone e mettendo il loro raccolto su di essa… 
Questo a mio parere la rende ancora più speciale! 

 “La bellezza di un oggetto deriva in buona misura dalla sua patina. 
Più che la frattura tra antico e moderno, ciò che dà consistenza alla nostra vita e la rende accettabile è la patina del tempo. La certezza che le cose e i luoghi deperiscono serenamente. È questa una “decrescita” estetica, un principio che vede nella caducità la traccia della loro bellezza.”
(Roberto Peregalli, I luoghi e la polvere , 2010) 

Vi auguro di provare questo conforto e soprattutto un gran piacere al palato. 
Un abbraccio. E.

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